domingo, 13 de junho de 2010

alcuni articoli sul Decameron/ premessa all´ etica della lettura 11/06/2010


alcuni articoli sul Decameron/ premessa all´ etica della lettura
Pubblico qui alcuni testi sul Decameron, scritti da me nel passato

Non so se ci saranno frotte di lettori. Comunque, ho scritto questo articolo sul Decameron, per sfatare un preconcetto, cioè che si tratti di un testo principalmente o addirittura unicamente portatore di una nuova visione, un´anticipazione del realismo. Tesi - come è noto - affermata da Erich Auerbach ("Frate Alberto" in Mimesi) e, prima dell saggista tedesco da Francesco De Sanctis.
Il realismo fa parte evidentemente della nuova prospettiva (non a caso Giotto è citato ed ai pittori sono dedicate in tutto quattro novelle), la pittura è evidentemente interlocutrice ed avversaria della nuova concezione della letteratura, ma c´è qualcosa di piÚ. Molto di più. Chi lo ha messo in luce è Giuseppe Mazzotta The world at play, un libro che dovrebbe circolare di piú internazionalmente. L´elusività individuata da Mazzotta nel testo di Boccaccio é strumento e sintomo di una letteratura che si rivolge su sé stessa, che sirimira e che si moltiplica. Un gioco degli specchi e uno specchio come mise en abîme permanente.

Divulgo qui questo testo che per un certo tempo ho tenuto per me e che per inerzia o pigrizia o altri motivi reconditi non ho ancora pubblicato. Era destinato a essere la prefazione di un´edizione brasiliana del Decameron che però non è mai venuta alla luce.


Andrea Lombardi




Il rapporto con l´etica della lettura di questo testo non è immediato. Pensare al Decameron come una macchina narrativa però è una forma di mettere in luce il carattere autoriflessivo della letteratura, che è premessa e conclusione dell´etica della lettura.

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