sábado, 13 de março de 2010

Umberto Eco e i libri

Oggi, 13 marzo 2010, intervista di Umberto Eco sul supplemento dell´Estado de São Paulo. In primeo luogo, impressionano due aspetti: Umberto Eco ha 78 anni, rappresenta un mondo che sta definitivamente tranontando. Secondo: senza barba: nessuno lo riconoscerebbe, per strada senza barba.
Umberto Ecco difende i libri, contro l´internet, che sarebbe molto più precaria. In realtà non necessariamente questa opinione è da condividere. Un libro resiste anche 500 anni mentre l´internet (qualunque suo apparecchio) non più di cinque.

Ma non é questo quello che interessa veramente. É il testo, la sua qualità , la sua funzione o effetto che interessa. Difendere il libro in sé significherebbe creare un partito, retrogrado, che accetta un aposizione stereortipata.

Certo, fino ad ora non c´E tela e monitor che sostituisca il rapporto con un libro: personalizzato (possibilità di fare esclamazioni, annotare, piegare ereticamente la pagina, infilaro e dimenticarlo in una tasca e riprenderlo per caso, scoprirlo per caso tra le fila di altri libri). Scrivere su una superficie nuova è diverso. Non è necessariamente peggio, ma è diverso. Ma il problema resta quello della valutazione qualitativa del testo.
Occorrerebbe parlarne di più.