terça-feira, 29 de novembro de 2011

UNO SVILUPPO ANOMALO IN ITALIA


(Monti, in fondo, è elegante e molto europeo. La sua investitura è certamente acostutuzionale e forse anticostituzionale: non era senatore, la soluzione è extraparlamentare. A mali estremi estremi rimedi? No, il problema è sempre l´assenza di una linea di principi, che ha il suo sintoma nell´incensare "Machiavelli, che aveva torto marcio".
Riproduco un dibattito, iniziato con Yuri Brunello, un amico che ricerca in Brasile
  Italia, uno sviluppo anomalo? 

La mia tesi, in fondo, parte da Immanuel Wallerstein, per poi diramarsi in altri lidi.

1. L´ idea è che la nascita del capitalismo, così come qualsiasi aspetto legato alla storia, non puó essere mai riprodotto come fatto lineare (da ricostruirsi "wie es eigentlich gewesen", come diceva lo storico positivista tedesco von Ranke).

2. L´idea è che l´analisi economica, così come quella storica e , sopratutto, quella letteraria, parte dal tempo di adesso ("Jetzteit", come l´ha chiamata Walter Benjamin nelle sua Tesi sul Concetto di storia). Cioè una prospettiva ermeneutica, che fa dipendere l´analsi da un punto determinato (e dichiarato) di analisi del lettore. Oggi, qui.

3. Che il "primo capitalismo" si sviluppa con una mescolanza tra radicale e atomistica anarchia (contro la Chiesa e il Papato delle città) e, allo stesso tempo, sulla base di una densa e raddoppiata e moltiplicata scia spessa e grassa di tradizione tecnologica e culturale (il ché faceva la differenza con i sistemi imperiali cinesi e indiani, di sviluppo pre o proto capitalistico).

E ADESSO UN MIO CONTRIBUTO:
La vera differenza, però è che, dal mio punto di vista, la definizione del sistema mondiale (dell´economia europea) implica nella adozione di un sistema a tre livelli (centro, periferia, semiperiferia, che è la novità di Wallerstein) che ROMPE in maniera definitiva gli equilibri (in particolare) della penisola italiana. Al Nord si radicherà una regione tendenzialmente semiperiferica (mezzadria, come sintoma di sistema economico paracapitalista) e, a Sud di Roma, un sistema direttamente periferico (che si caratterizza per l´adozione del sistema feudale). L´equivoco sulla "rifeudalizzazione" Un termine paradossale, come se la storia potesse andare indietro) è legato al fatto che adesso la regione Sud della Penisola diventa periferia del sistema mondiale (alle strette dipendenze della Spagna, che - una volta brillato come centro per pochi anni - diventa semiperiferia) e il Nord della Pensiola diventa semiperiferia, poiché dipende dalla Mitteleuropa, che è divenuta centro. Cioè:: semiperiferia al Nord e periferia al Sud: due sistemi incompatibili.

La rottura del carattere "omogeneo" della penisola è determinata dall´impossibilità di mettere insieme i tasselli del rebus: difficoltà di Machiavelli e molte lagrime inutili di altri per un paio di secoli. Solo a partire da questo momento, grosso modo dopo il 1527, le due Italie divengono tassello fondamentale di un SISTEMA, che prima non esisteva, che è il Sistema mondiale dell´economia europea (sempre secondo Immanuel Wallterstein)

C´entra la Chiesa, come diceva Gramsci, ma come sintomo,  non come causa. La possibilità che un sistema denominato "Chiesa" potesse attecchire e radicarsi già è , in un certo senso, un sintomo. di qualcosa di anomalo: cos`ì come i sultanati, sceiccati e tutte le commistioni fra teologia e potere hanno sempre rappresentanto fenomeni locali. La difficoltà per l´unificazione non era la presenza della Chiesa, ma il fatto che il sistema mondiale non sarebbe riuscito a digerire il rappezzarsi di due pezzi anomali, uno semiperiferia (il Nord, urbano e mezzadrile) e l´altro feudale (il Sud, legato alla cultura del Castello).

Anche l´Inghiletrra aveva una Chiesa , diventata succube (o sempre stata) di un governo. E così in Germania il cuius regio eius religio, o qualcosa del genere. Niente ha impedito sviluppi politici. Ma né Inghilterra né Germania erano tagliati in due dalla linea del nuovo sistema mondiale.

L´errore che coglievo in quella noterella del Capitale di Marx, quando diceva che non avrebbe analizzato lo sviluppo del capitalismo in Italia, poiché non si trattava di uno sviluppo classico, è legato a un problema di metodo: partire da un metodo (Marx) che è riaffermazione di un´esigenza e non partire dall´analisi di una situazione concreta, sulla base di dati concreti. In fondo, Marx avrebbe probabilmente preso le distanze da von Ranke, ma era ancora impregnato della sua visione.

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